Alcuni preziose informazioni da sapere prima di scegliere il terapeuta

Possiamo tranquillamente dirlo, siamo completamente sormontati e circondati da servizi online di psicologia che cercano di convincerci ad iniziare un percorso di aiuto. Nonostante non ci sia niente di male in questo, riteniamo di dover dare un pochino di ordine a questa corsa alla terapia. Se è vero che un percorso di introspezione e di aiuto è sempre una buona cosa, è anche opportuno non spendere tempo e risorse con chiunque, cercando invece di scegliere il giusto terapeuta per le proprie esperienze.

Ma come si sceglie il giusto terapeuta?

La prima cosa da fare è scegliere in quale modo vogliamo affrontare la nostra difficoltà, quindi farlo attraverso incontri dal vivo oppure online?

Ad oggi le compagnie più potenti della psicologia si muovono online, è quindi ovvio che cerchino di far apparire questo tipo di terapia la migliore, la più comoda e la più dinamica. Le evidenze affermano che la terapia online effettivamente è in grado di dare risultati simili alla terapia dal vivo ma questo non significa che sia la soluzione migliore.

La terapia in presenza permette livelli di privacy molto più alti e soprattutto una qualità della relazione che attraverso uno schermo è più difficile raggiungere.

Essendo poi un momento dedicato a noi stessi, la terapia in presenza è migliore anche dal punto di vista dell’impegno che prendiamo con noi stessi, che si prolunga nel tempo anche prima e dopo la seduta individuale.

Specializzazione del terapeuta

Una volta scelto il modo di procedere per gli incontri di terapia è necessario scegliere con chi effettuare queste famigerate sedute. Non tutti gli psicologi o gli psicoterapeuti sono uguali, se infatti il percorso accademico universitario sia simile per tutti i professionisti, l’adesione ad una scuola di terapia o un altra, o anche la decisione di non diventare terapeuti, incide molto sul come si lavorerà sul problema portato in terapia e su quanto tempo questo potrebbe necessitare.

Le principali scuole sono la Psicoanalitica, la cognitivo comportamentale, la terapia breve strategica o la terapia Gestalt ma ne esistono davvero moltissime altre.

Avere un idea della specializzazione del professionista che scegliamo di contattare ci darà già un assaggio del suo modo di lavorare. Ad esempio Erika Almadori, indica chiaramente nel suo sito web www.erikaalmadori.it tutte le aree di intervento e cosa può fare o non fare ad un determinato paziente.

Cambiare il terapeuta

Ovviamente essendo una relazione tra persone, può anche accadere di rendersi conto di aver sbagliato il professionista. Questo ovviamente non deve rappresentare un problema, correggere il tiro se ci si rende conto di aver sbagliato è giusto.

Unico avvertimento è quello di non desistere nella terapia nel momento in cui questa diventa difficile. Spesso mettendo in discussione delle cose private è possibile provare sentimenti avversi nei confronti dello psicologo. In questi casi non abbandonate la terapia, usate invece questi sentimenti in terapia come un occasione ulteriore di riflessione che vi farà sicuramente crescere.

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